Ma se tutto va bene finalemente dopo anni ed anni di battaglie siamo riusciti a dar voce agli animali toccando la sensibilità e il cuore dei politici di turno. Già nel 2004 in Europa erano stati vietati i test su prodotti finiti e su singoli ingredienti la cui tossicità era stata già comprovata da tempo. Ma a noi questo non bastava. Vogliamo di più. Vogliamo la fine di questa tortura.
Molte aziende hanno cercato di ingannarci sulla questione cruelty free, abusando di simboli come il famoso coniglietto o scrivendo sui loro prodotti “prodotto finito non testato”…e tutti gli ingredienti singoli?
Abbiate sempre premura di leggere bene le etichette per fare acquisti consapevoli controllando che il prodotto sia certificato ICEA o controllate che l’azienda sia presente sul sito della LAV.
ICEA è l’Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale e la LAV ( Lega Anti Vivisezione) è il rappresentante italiano per la ECEAE, ossia: European Coalition End Animal Experiments .L’ICEA si occupa di verificare, approvare e certificare le aziende cosmetiche interessate alla denominazione cruelty free.
Anche se ora con l’entrata in vigore di questo divieto tutte le aziende volenti o nolenti diventeranno cruelty free, sempre che non trovino escamotage per far soffrire gli animali.
Ma personalmente preferisco non dare i miei soldi a queste aziende che in passato hanno comunque fatto della vivisezione un business.
Molte persone purtroppo non badano a questo problema. Molte ragazze ad esempio acquistano cosmetici testati tranquillamente perchè a loro importa essere carine o avere la chioma stile Canalis senza pensare che per la loro vanità applicano ad esempio creme che hanno causato morte e dolori atroci a tantissime piccole creature che non hanno conosciuto l’amore, la vita o il sole.
Io non ci sto e dico NO e spero che tante altre persone prendano coscienza.
NO alla vivisezione |
Riassumo qui di seguito i punti chiave della Direttiva sui cosmetici:
- Dall’11/9/2004 divieto di esperimenti sugli animali per prodotti cosmetici finiti.
- Dall’11/9/2004 divieto di vendita di prodotti cosmetici e materie prime per cosmetici che sono stati testati sugli animali, qualora esistano dei metodi di test alternativi validati (riconosciuti) dall’UE che non ricorrono alla sperimentazione animale.
- Dall’11/3/2009 divieto della maggior parte degli esperimenti sugli animali per materie prime destinate ai cosmetici.
- Dall’11/3/2009 divieto di vendita di prodotti cosmetici e materie prime destinate ai cosmetici che sono stati testati sugli animali per quanto riguarda la maggior parte dei test sugli animali applicati di routine, indipendentemente dal fatto, se esistono già o meno dei metodi di test alternativi che non prevedono il ricorso agli animali.
- Dall’11/3/2013 divieto di vendita di prodotti cosmetici e materie prime destinate ai cosmetici che sono stati testati sugli animali, per quanto riguarda i rimanenti tre test sugli animali. Questo divieto può essere rimandato in futuro, se fino a tale data non sono a disposizione metodi di test esenti da sperimentazione animale validati (riconosciuti).